Pietrasanta nasce nel XIII secolo, quando il podestà di Lucca, dopo aver distrutto i castelli di Corvaia e Vallecchia si rifugiò con l’esercito sopra la Rocca che sovrasta la cittadina.Sotto il dominio di Castruccio Castracani, Pietrasanta conosce un importante sviluppo tanto che nel 1324, lo stesso Castruccio Castracani da ordine di costruire la Rocchetta e il Duomo.
Dopo la morte di Castracani e un incendio nella città, il potere torna in mano ai lucchesi per poi andare ai fiorentini nel 1484, per poi tornare nuovamente ai lucchesi.
Con Michelangelo Buonarroti si aprono le prime cave di marmo che portano alla città un notevole sviluppo economico. Nel 1700 Pietro Leopoldo contribuisce in modo determinante allo sviluppo della città attuando opere di bonifica e incentivando la costruzione di alberghi e case rurali.
Nel 1799, con l’avvento dei francesi, lo sviluppo economico subisce una battuta d’arresto per poi riprendere dopo la caduta dell’impero napoleonico.
Da questo momento Pietrasanta conosce solo momenti di ripresa tanto che nel 1842 venne aperta la scuola per la lavorazione artistica del marmo, attualmente attiva, assumendo la denominazione di mandamento di pretura rimasto intatto anche dopo l’unità d’Italia.
Già dal nome si capisce ad esempio l’importanza di Forte dei Marmi come tramite tra le cave di marmo delle Alpi Apuane e lo sbocco al mare. La prima costruzione fu il “Magazzino dei Marmi”, voluto da Cosimo dei Medici, intorno al quale sarà costruito in breve tempo un piccolo borgo di pescatori e naviganti.
Comincia così lo sviluppo di questa zona che vede lentamente crescere non solo le proprie attività cantieristiche ma anche i propri abitanti, diventando intorno all’800 una delle mete predilette dell’alta borghesia e della nobiltà cittadina.
La nascita dei primi stabilimenti balneari fa raggiungere il suo massimo splendore tanto che le famiglie più ricche costruirono le loro ville nella pineta della Roma Imperiale